Porsche: storia, curiosità e modelli più famosi

 

Tra le auto più gettonate di sempre ce n’è sicuramente una che fa sognare tutti gli amanti delle quattroruote. Stiamo parlando della nota casa automobilistica tedesca Porsche. La storia di questa azienda inizia quando Ferdinand Porsche apre il suo studio di ingegneria a Stoccarda e raccoglie al suo cospetto i migliori esperti per mettere a punto auto eleganti e prestanti.

 

Sono ormai quasi novant’anni che la casa automobilistica regala agli appassionati modelli di veicoli di lusso, costosi si, ma eccezionali dal punto di vista estetico, tecnico e di meccanica. Abbiamo chiesto di parlarci della storia della Porsche a chi vive a stretto contatto con questa realtà, gli amici di Mavment.com, azienda leader per quanto riguarda i ricambi della casa tedesca.

 

 

Breve excursus storico della Porsche

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La prima auto progettata sotto richiesta di Hitler da Ferdinand Porsche (il fondatore) fu un'auto pensata per il popolo e fu così che nacque il maggiolino Volkswagen (auto per il popolo). Si tratta di un modello molto discusso all’interno dell’organizzazione aziendale, in quanto i piani alti si aspettavano di poter approvare un modello differente e sportivo rispetto a quello proposto.

Hitler, nel 1938, dunque chiese poi un'auto dalle prestazioni più elevate. Ferdinand si messe al lavoro con i suoi progettisti e tirò fuori dal cilindro dopo mille peripezie e circa 10 anni dopo una nuova vettura molto più sportiva, il famoso modello 356.

Nacque così la 356, partorita dalle segherie Gmünd in Kärnten situate in Austria, in versione sia cabrio che coupè. Fu quello un modello vincente: se ne innamorarono praticamente tutti e gli esemplari in commercio andarono letteralmente a ruba.

Si trattava di un modello con motore con quattro cilindri boxer, e che è passato alla storia come il “modello di notevole longevità”. La meccanica era simile a quella della Volkswagen, ma era il motore a dare la differenza. Rimase in commercio non a caso fino al 1969.

Nel frattempo il vertice imprenditoriale Porsche cambiò: nel 1951 Ferdinand morì lasciando le redini in mano al figlio Anton, che decise di spostare la sede dell’azienda a Stoccarda nel quartiere Zuffenhausen, dove ancora oggi si trova.

Fu proprio Anton a dare all’azienda l’impronta strong e lussureggiante di cui gode tuttora. Dopo aver trasferito la sede infatti, decise di creare un logo definitivo, di poco differente da quello che conosciamo oggi. Fu così che la casa madre divenne riconoscibile anche agli occhi dei non intenditori. Nel frattempo comunque continuava la produzione del “Maggiolino” che fu tenuta in commercio, come la 356, fino al 1969, quando poi lo sostituirono con il modello 90 CV.

 

 

La fama di Porsche fino a i giorni nostri

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Nel 1953 la casa automobilistica propose in commercio uno dei modelli più importanti della sua storia, ovvero il 550 Spider, noto per aver collezionato numerose vittorie nelle 24 ore di Le Mans (e noto purtroppo per la morte del famoso James Dean).

Gli anni ’60 e ’70 furono ruggenti per la Porsche che continuò a deliziare le piste da corsa e gli amatori di auto di lusso. A ridosso di questi anni infatti, furono invece commercializzati modelli come Porsche 924, Porsche 944 (concepiti inizialmente per Audi), Porsche 968 e Porsche 928. Montavano tutte il motore sulla parte anteriore, viceversa trazione e cambio posteriormente. Pur essendo vere e proprie chicche, furono queste auto che non ebbero il successo sperato. Verso la metà degli anni Ottanta la Porsche lanciò il modello 959, prodotto in soli 288 esemplari con propulsore 2.8 litri due turbo e trazione integrale.

Nel corso degli anni 90 poi, la casa madre ha ribaltato il suo modo di produrre auto, proponendo così la serie delle 911 con le varie versioni (Carrera, Turbo, Cabrio e così via). Nel 1996 fu poi commercializzata la Boxster duetto con propulsore boxer e con cilindri di raffreddamento acqua. Fu questo il modello antecedente alla Cayman, coupé da 295 cavalli.

Il fiore all’occhiello del nuovo millennio è stato poi il Cayenne, primo SUV della casa, nato dalla collaborazione con Volkswagen e Audi. Al contempo fu portato in commercio anche il modello Berlina Panamera, con delle specifiche meccaniche simili alla Cayenne. Questa è stata la mossa strategica della casa per aumentare le vendite, e per riuscire q conquistare anche mercati internazionali come quello russo o quello cinese. Il 2013 è stato l’anno del Macan, Mini SUV costruito sulla scia dell'Audi Q5, prodotto a Lipsia.

È evidente dunque che nel corso degli anni la cassa automobilistica non abbia mai deluso le aspettative del pubblico.

Forse la sola cosa ad aver sorpreso (ma non deluso al livello produttivo) gli amatori del cavallino è stata la fusione che l’azienda ha effettuato con la Volkswagen, casa automobilistica che produce oltre centomila veicoli l’anno in tutto il mondo.

 

 

I modelli più famosi

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Vista molto superficialmente la storia della Porsche, vediamo ora quali sono alcuni dei modelli che hanno fatto la differenza nel corso degli anni.

Sicuramente il primo grande modello che merita menzione è il 911. Si tratta di una categoria versatile in quanto fu prodotta in molteplici versioni, e con continue modifiche stilistiche. Il primo esemplare viene messo in commercio nel 1963, e fu ideato da Ferdinand Alexander Porsche, figlio di Ferry. Si trattava di una vettura sportiva con motore boxer a sei cilindri che prese parte a molte gare, e che vinse il gran premio di Montecarlo per ben due volte.

L’anno 1975 fu invece quello della Porsche 930, primo modello con turbi compressore, motore a tre litri e 260 cavalli. Un portento in strada che non la rendeva un’auto facilmente guidabile.

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